mercoledì 13 marzo 2013

Il mattino ha l'oro in bocca

Ultimamente mi riesce difficile aggiornare Nerdelite con la giusta frequenza, ma come ho scritto tempo fa proprio su queste pagine sto lavorando a un nuovo romanzo e il tempo non basta mai.
Tra letture e riletture, modifiche, riscritture, aggiunte, tagli e insomma tutte le fasi che il lavoro di scrittura comporta, al momento sono giunto pressappoco a metà stesura della prima bozza. 
E no, non ho ancora cercato un editore.
Sto scrivendo esclusivamente mosso dall'onda dell'urgenza narrativa. E dal piacere di scrivere questa storia. Quando e se finirò il lavoro, quando il romanzo sarà finito, allora verrà il momento di trovare un editore. E che sia quello giusto.
Di cosa parla la storia? Di un uomo che ha perso la strada...

lunedì 4 marzo 2013

Invito al massacro su Lospaziobianco

Segnalo una recensione su Lospaziobianco.it di Invito al massacro, il graphic novel che ho scritto e sceneggiato per i disegni di Davide Garota uscito poco meno di un anno fa in tutte le librerie con Tunué. L'autore del pezzo è Valerio Stivé. Naturalmente mi fa molto piacere apparire su Lospaziobianco, ed essere accostato a Dan Clowes, autore che considero monumentale.
Inoltre per me è stata l'occasione di tornare a riflettere sul lavoro di scrittura che avevo fatto a suo tempo sui testi di Invito al massacro. Chi volesse può andare a leggere il pezzo qui, compreso il breve botta e risposta tra me e l'autore dell'articolo.
Scrivendo Invito al massacro ho applicato un modulo capovolto rispetto ad una certo modo di concepire la narrativa in generale e il fumetto in particolare, ovvero l'intimismo e la finalità etica/pedagogica/moralistica del narrare. Il messaggio positivo. L'insegnamento morale.  Ma la narrativa e il romanzo non dovrebbero inanzitutto essere belle storie per un intrattenimento divertente, nel senso etimologico del termine?
Show, don't tell. Mostrare, non spiegare. Lasciando al lettore la libertà di cavare dal racconto le conclusioni che rispetto alla propria visione delle cose riterrà più coerente? Senza intromissioni dell'autore? Penso di si. E fu così che decisi di indossare i panni del narratore riluttante e degenere. Non volevo imporre nessuna sentenza. Implicare nessuna finalità etica a priori. Non volevo dimostrare niente. Volevo mostrare, quello si. E temo di esser riuscito anche troppo bene a mostrare lo spirito dei tempi.