Come ho scritto la scorsa volta il protagonista è un uomo che ha perso la memoria.
Durante la composizione del testo, tra le altre cose, ci sono state anche due pellicole ad accompagnarmi con le loro suggestioni.
La prima è stata Lo smemorato di Collegno, una commedia agro-dolce e ambigua del 1962 diretta da Sergio Corbucci e sceneggiata dal medesimo assieme a Giovanni Grimaldi. Ispirato a un fatto di cronaca, il famoso caso Bruneri-Canella, il film vedeva nei panni del protagonista nientemeno che il mitico Totò in una delle sue interpretazioni più riuscite.
Il secondo film invece è stato L'uomo senza passato, una pellicola del 2002 scritta e diretta da Aki Kaurismaki; un'opera struggente e intensa, amara ma anche ironica, insomma in linea con lo stile del regista finlandese.
Nel mio romanzo ho tenuto conto di quelle storie per cercare una soluzione che mi appartenesse e sentissi affine al mio modo di intendere la narrazione. Confrontando il finale non saprei dire a quale versione mi sia ispirato maggiormente, ma vorrei lasciare ai lettori il piacere di scoprirlo.
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