Con questo caldo non mi riesce di stare molto al computer. In estate in genere mi viene male a stare al pc.
Nel tempo libero - e dato che l'azienda per cui lavoravo ha chiuso i battenti di tempo libero ne ho molto - oltre andare al mare e cercare lavoro leggo un libro dietro l'altro, raccolgo idee e materiali per le mie storie. Scrivo. A penna. Sul mio taccuino. Niente word, quindi.
Si, l'Italia sta andando felicemente allo sfascio immersa fino al collo nella corruzione della classe politica e nella crisi delle finanze pubbliche e dell'economia. Si dice default. Questo è un periodo di grande crisi ma anche di grandi opportunità, pare. Bisogna essere bravi a coglierle, dicono.
D'altronde, come direbbe Jano Malacarne "sono tutti froci col culo degli altri". Abbiamo avuto troppa pazienza.
Ad ogni modo, sono anche venuto a conoscenza dell'uscita di una nuova recensione di Invito al massacro, apparsa a pagina 93 sul numero 39 della rivista Mediterraneo Dossier (Mediterranea Edizioni), che potete leggere qui accanto. Buona lettura e buone opportunità a tutti.
La fine del mondo, forse, può aspettare.
4 commenti:
Ciao, ho saputo che sei stato dalle mie parti…:)
Eh! Si, di ritorno dal pellegrinaggio a Recanati dai Leopardi ho fatto anche una toccata e fuga dai Garota :)
ciao Giovanni, spero abbiate fatto un buon viaggio di rientro
Oh! A parte la caldaia rovente e stipata di bestie umane sulla Fano-Bologna, per il resto tutto ok, grazie!
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