Appuntamento dal 1 al 4 Novembre al Padiglione di Piazza Napoleone a Lucca, dove la Tunué sarà presente come tradizione in prima linea, allo stand E 101-102!
Naturalmente oltre a Invito al massacro, il mio lavoro più recente, il fumetto che ho scritto e sceneggiato per i disegni di Davide Garota, potrete trovare i miei lavori precendenti, i fumetti Ti sto cercando e Nessun ricordo (illustrati da Luca Patané) e il saggio Leggere Hugo Pratt (approfittate degli sconti fiera!).
Per chi volesse approfondire la sceneggiatura per i fumetti consiglio anche il bel libro intitolato Storytellers. Per quanti invece volessero approfondire la conoscenza di tutti gli autori in catalogo con Tunué consiglio la collana Album di cui ho curato ogni uscita.
Tra l'altro a Lucca sarà presente Davide Garota che per quanti vorranno acquistare una copia di Invito al massacro realizzerà dei disegni dedica.
A prescindere, consiglio a tutti una visita allo stand del Centro Fumetto Andrea Pazienza (Padiglione Napoleone, stand E 125) dove tra le tante belle cose potrete trovare pure l'antologia Futuro Anteriore - Giallo a cui ho contribuito.
No, io non andrò a Lucca quest'anno.
Perché? Ve lo spiegherò un'altra volta.
mercoledì 31 ottobre 2012
lunedì 29 ottobre 2012
Disegnare fumetti
Un disegnatore di fumetti deve saper raccontare per immagini. Per come la vedo io, un illustratore che si trova a disegnare una sceneggiatura scritta da un altro autore dovrebbe mantenere un approccio interpretativo da attore.
Si, dovrebbe recitare attraverso il disegno. Interpretare il punto di vista della narrazione.
In fondo la sceneggiatura di un fumetto presenta molti punti in comune con quella cinematografica. E anche con un copione teatrale. I dialoghi dei personaggi. Le loro posture, il modo di muoversi nell'ambiente. L'abbigliamento. Gli oggetti. I gesti. E anche l'ambiente di scena. Gli sfondi. La regia che ha impostato lo sceneggiatore, in definitiva.
Il tutto con essenzialità. Concentrandosi su quei dettagli che dal punto di vista narrativo diventano importanti. Si, un disegnatore per essere un bravo illustratore di fumetti deve sapersi annullare per entrare nel personaggio. Immedesimarsi nel mondo interiore del personaggio e saperne esternare le emozioni attraverso il segno. I sentimenti.
Quando ciò avviene può venire fuori un ottimo lavoro, una buona sinergia tra sceneggiatore e disegnatore. E il lettore ne trarrà un gran senso di appagamento.
Ad esempio: Hector G. Oesterheld e Francisco Solano Lopez ne L'Eternauta; oppure Carlos Sampayo e José Munoz in Alack Sinner ; e anche Stefano Tamburini e Tanino Liberatore in Ranxerox. e ancora Juan Diaz Canales e Juanjo Guarnido in Blacksad; sempre Hector G. Oesterheld con Alberto Breccia in Mort Cinder; e pure Brian Azzarello e Eduardo Risso con 100 Bullets.
Si, dovrebbe recitare attraverso il disegno. Interpretare il punto di vista della narrazione.
In fondo la sceneggiatura di un fumetto presenta molti punti in comune con quella cinematografica. E anche con un copione teatrale. I dialoghi dei personaggi. Le loro posture, il modo di muoversi nell'ambiente. L'abbigliamento. Gli oggetti. I gesti. E anche l'ambiente di scena. Gli sfondi. La regia che ha impostato lo sceneggiatore, in definitiva.
Il tutto con essenzialità. Concentrandosi su quei dettagli che dal punto di vista narrativo diventano importanti. Si, un disegnatore per essere un bravo illustratore di fumetti deve sapersi annullare per entrare nel personaggio. Immedesimarsi nel mondo interiore del personaggio e saperne esternare le emozioni attraverso il segno. I sentimenti.
Quando ciò avviene può venire fuori un ottimo lavoro, una buona sinergia tra sceneggiatore e disegnatore. E il lettore ne trarrà un gran senso di appagamento.
Ad esempio: Hector G. Oesterheld e Francisco Solano Lopez ne L'Eternauta; oppure Carlos Sampayo e José Munoz in Alack Sinner ; e anche Stefano Tamburini e Tanino Liberatore in Ranxerox. e ancora Juan Diaz Canales e Juanjo Guarnido in Blacksad; sempre Hector G. Oesterheld con Alberto Breccia in Mort Cinder; e pure Brian Azzarello e Eduardo Risso con 100 Bullets.
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Giovanni Marchese
giovedì 25 ottobre 2012
Invito al massacro a Siracusa
Intanto che si avvicina Lucca Comics... prosegue il tour promozionale di Invito al massacro con un altro appuntamento in Sicilia.
La prossima tappa sarà infatti a Siracusa dove sabato 27 incontrerò i lettori, presso la Libreria Biblios Cafè, alle 18.30.
Modererà l'incontro Fausta Di Falco, deus ex machina di Verba Volant Edizioni.
Il posto si trova a Ortigia, l'antico centro storico del capoluogo aretuseo, in via Consiglio Regionale 11.
Per i più temerari sappiate che nascosto tra il pubblico dovrebbe partecipare lo scrittore Angelo Orlando Meloni; che se non avete letto ancora il suo romanzo Io non ci volevo venire qui (Del Vecchio Editore, 2009) non sapete cosa vi siete persi! Pare infatti che il piatto forte della serata sarà un saggio sul metalinguaggio che si sviluppa quando due autori si incontrano. Siete avvisati.
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martedì 23 ottobre 2012
Lo zar del crimine
- Ma cosa dici! Tu non capisci niente di queste cose. Lascia perdere.
- Puoi dire quello che vuoi ma io la penserò diversamente. Ad un certo punto da un lato ci sono i buoni, dall'altro i cattivi. Gli oppressi e gli oppressori. Stop. E' stato sempre così. Da un lato c'è lo Stato. Capisci? Lo Stato. Lo Stato siamo noi. Dall'altro loro. La Mafia. L'anti-Stato.
- Sei fuori strada. Proprio ti mancano i fondamentali. Non puoi più pensare che da un lato c'è lo Stato e dall'altro la Mafia. No. Il crimine dove lo mettiamo? Per esempio, Kingpin, lo zar del crimine secondo te è mafioso? E a scuola ve la insegnano ancora la matematica? Bene. Allora mettiamo che ci sono due grandi insiemi. Due cerchi. Li conosci gli insiemi, no? Un insieme rappresenta lo Stato. Oppure i buoni. Facciamo come vuoi tu. L'altro il mondo criminale. I cattivi. Insomma, da un lato abbiamo tipi come Captain America, Thor e Spiderman, dall'altro Kingpin o il Teschio Rosso. Tipacci come Loki. Immagina che questi due insiemi si sovrappongano intersecandosi. Si forma una zona comune. Grigia. Ibrida. Ambigua. Mi stai seguendo?
- E allora?
- Ti faccio un altro esempio. Hai letto Watchmen?
- Si.
- Pensa a Ozymandias. Ecco, quella situazione è come la Mafia.
- ...
- Va bene? Ok. La prossima volta ti spiego cos'è che fa di un illustratore un disegnatore di fumetti. Ciao.
- ....ciao...
- Puoi dire quello che vuoi ma io la penserò diversamente. Ad un certo punto da un lato ci sono i buoni, dall'altro i cattivi. Gli oppressi e gli oppressori. Stop. E' stato sempre così. Da un lato c'è lo Stato. Capisci? Lo Stato. Lo Stato siamo noi. Dall'altro loro. La Mafia. L'anti-Stato.
- Sei fuori strada. Proprio ti mancano i fondamentali. Non puoi più pensare che da un lato c'è lo Stato e dall'altro la Mafia. No. Il crimine dove lo mettiamo? Per esempio, Kingpin, lo zar del crimine secondo te è mafioso? E a scuola ve la insegnano ancora la matematica? Bene. Allora mettiamo che ci sono due grandi insiemi. Due cerchi. Li conosci gli insiemi, no? Un insieme rappresenta lo Stato. Oppure i buoni. Facciamo come vuoi tu. L'altro il mondo criminale. I cattivi. Insomma, da un lato abbiamo tipi come Captain America, Thor e Spiderman, dall'altro Kingpin o il Teschio Rosso. Tipacci come Loki. Immagina che questi due insiemi si sovrappongano intersecandosi. Si forma una zona comune. Grigia. Ibrida. Ambigua. Mi stai seguendo?
- E allora?
- Ti faccio un altro esempio. Hai letto Watchmen?
- Si.
- Pensa a Ozymandias. Ecco, quella situazione è come la Mafia.
- ...
- Va bene? Ok. La prossima volta ti spiego cos'è che fa di un illustratore un disegnatore di fumetti. Ciao.
- ....ciao...
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sabato 20 ottobre 2012
Orgoglio Nerd

A proposito di interpretazioni di Invito al massacro, quando ascolto i punti di vista dei relatori e moderatori dei vari incontri coi lettori a cui ho partecipato, mi viene da pensare che durante la stesura di soggetto e sceneggiatura non ero del tutto consapevole di alcuni aspetti di Invito al massacro. Cose che invece i vari interpreti hanno esaltato e posto in evidenza si sono rivelate per me nuove e talvolta sorprendenti. La conclusione è che i lettori inevitabilmente sovrappongono alla lettura le proprie esperienze e sensibilità, la propria cultura rivelando aspetti di cui noi autori non sempre siamo consapevoli.
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mercoledì 17 ottobre 2012
L'eco della realtà. L'eco.
Continua il giro promozionale di Invito al massacro, il romanzo a fumetti che ho scritto e sceneggiato per i disegni di Davide Garota e edito da Tunué.
La prossima tappa sarà ospitata all'interno della rassegna Punto. E a capo. Narrazioni tra memoria, ironia e passione. presso la Biblioteca Comunale "Concetto Marchesi" sita in via Giacomo Matteotti 63 a Misterbianco (CT).
L'appuntamento è fissato per Venerdì 19 Ottobre alle 18:30. L'incontro sarà moderato da Giuseppe Condorelli.
Sarà curioso dare un'occhiata al paesaggio circostante. Non sarà difficile scorgere alcuni dettagli che rimandano agli scenari di Invito al massacro.
Il fumetto appunto si svolge sullo sfondo di una Sicilia surreale e grottesca in cui riechieggia l'eco del territorio reale; dato che durante la lavorazione ho fornito a Garota un congruo apparato iconografico di riferimento nonostante la rielaborazione dei vari passaggi non sarà difficile ritrovarne l'atmosfera.
La prossima tappa sarà ospitata all'interno della rassegna Punto. E a capo. Narrazioni tra memoria, ironia e passione. presso la Biblioteca Comunale "Concetto Marchesi" sita in via Giacomo Matteotti 63 a Misterbianco (CT).
L'appuntamento è fissato per Venerdì 19 Ottobre alle 18:30. L'incontro sarà moderato da Giuseppe Condorelli.
Sarà curioso dare un'occhiata al paesaggio circostante. Non sarà difficile scorgere alcuni dettagli che rimandano agli scenari di Invito al massacro.
Il fumetto appunto si svolge sullo sfondo di una Sicilia surreale e grottesca in cui riechieggia l'eco del territorio reale; dato che durante la lavorazione ho fornito a Garota un congruo apparato iconografico di riferimento nonostante la rielaborazione dei vari passaggi non sarà difficile ritrovarne l'atmosfera.
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lunedì 15 ottobre 2012
All'ombra dell'omertà
Poi quello che sembra un remake de La donna della Domenica ma ambientato a Bologna. Testo corale però con qualche stonatura di troppo. Scrittura pretenziosa. Non proprio memorabile. E con qualche acciacco logico nella struttura che pregiudica di molto l'equilibrio d'insieme. Passabile.
Infine quello più corposo lascia davvero perplessi. Scrittura fuori sincrono. Procede a scatti. Macchinosa. La trama sformata come un paio di scarpe usate di mezza taglia sotto il necessario. La parte iniziale è quella forse più interessante. Ma tutto appare forzato e tirato alla conclusione come un desiderio informe. Slavato.
Direi che i migliori, al momento, restano la raccolta di racconti, scrittura asciutta, concentrata, tono distaccato, personaggi concreti; e quello con la trama che somiglia a quel film ispirato a Delitto e castigo. Scritto davvero con grande perizia.
La storia ambientata nell'isola attende di essere letta, invece. Ma promette bene, nonostante le riserve che le circostanze potrebbero indurre.
L'impressione generale che se ne ricava è questa: non conta tanto la qualità dell'opera. Cioè, a patto di produrre del buon materiale, i buoni contatti e le aderenze sono decisivi. Senza, sei nessuno. Un file tra milioni. Attàccati a 'sta banana...
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giovedì 11 ottobre 2012
A day in the life
Ho fatto un sogno. Nella Divina Commedia, da qualche parte, io e Dante arriviamo in una sezione dell'aldilà dell'altro mondo, un pre-inferno, un limbo per artisti, scrittori e filosofi (pagani, naturalmente).Un bel giardino ricco di statue e templi. Un mondo bucolico e armonioso. Un bel posto, aggiungo.
Ad ognuno di loro chiedevo se avessero frequentato accademie, università. Scuole di scrittura creativa. No. Non sappiamo nemmeno cosa sono, rispondevano tutti.
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martedì 9 ottobre 2012
Un pensierino

- Si.
- Che ne pensi?
- Una storia intimista. L'amore, la bellezza. I buoni sentimenti. Quelle cose lì.
- Incontrerà molti lettori.
- Si capisce. Queste cose piacciono alla gente. Fanno presa sul grande pubblico.
- E' pure disegnato bene. Cioè, non ci sono errori. Ecco. Si vede che le inquadrature sono studiate ben bene. Ma come sceneggiatura mi pare carente lo stesso.
- Si, la storia è debole. Ma cosa vuoi che ti dica? Non è mica come Invito al massacro... l'hai letto, no? Non c'è nemmeno un personaggio bello. Sono tutti brutti. Mostruosi. Vecchi. Deformi. Sporchi. Una storia piena di gente sfigata.
- Vero! Pure cazzi disegnati sui muri e ragazzini che mangiano i gatti... Quell'altro sì che parla di poesia. Di cose importanti per la vita. Non come Invito al massacro... di cosa parla? Un tizio che lava i cessi e che gli alieni usano come cavia... ma pensa te!
- Vabbè. C'è a chi piacciono queste storie. Una volta uscivano personaggi strambi. Tipo Zanardi, Ranxerox.. lo Sconosciuto.., l'hai letto no?
- Hanno fatto la ristampa. No, io oltre Corto Maltese non vado.
- Quello allora lo compri?
- Ci faccio un pensierino.
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giovedì 4 ottobre 2012
Come nasce un libro
John W. Godward, 1889, Waiting for an answer |
Ci ragiono di tanto in tanto intorno alla questione, stimolato dalle cose che ho scritto, da quelle a cui sto lavorando sopratutto, per capire cos'è che spinge un autore verso certe soluzioni narrative e stilistiche anziché altre. A patto di scrivere del buon materiale, c'è sempre un editore da convincere, i lettori che oramai iniziano a conoscerti e dai tuoi lavori si aspettano certe cose. E le aspettative degli addetti ai lavori e tutto il resto che potremo includere nella definizione di "condizioni materiali".
Ebbene, in che misura tutto ciò influisce sulla coscienza di un autore rispetto alle storie che racconta? Io una risposta ancora non saprei darla. Guardando alla mia esperienza non saprei dire con certezza quanto nelle mie storie sia "immediato" e quanto influenzato dalle "condizioni materiali". Eppure, rispetto alle cose a cui sto lavorando, le domande che mi pongo sono sempre le stesse, ovvero: ma è davvero questa la storia che voglio scrivere? Forse dovrei tenere conto di quel che si pubblica, delle aspettative degli editori e dei lettori? Sto facendo la cosa giusta? Alla fine la cosa migliore, forse, è scrivere come viene. Seguendo l'istinto. Ci sarà tempo più avanti per le spiegazioni.
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lunedì 1 ottobre 2012
Chi è più forte? Yoda o Dart Fener?
Eccovi il video dell'incontro che si è svolto il 16 Settembre presso la Sala Conferenze del Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania durante l'ultima edizione di Etna Comics. Presente Emanuele Di Giorgi, amministratore della Tunuè e, naturalmente, il sottoscritto con in bella mostra Invito al massacro (ma non solo, a farmi compagnia anche Ti sto cercando e Nessun ricordo).
E in definitiva, chi è più forte, Yoda o Dart Fener? Ma sopratutto chi l'avrebbe vinta tra Thanos e l'Arcano? E tra Hulk e la Cosa?
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