No, non starò qui a scrivervi dei saggi di Italo Calvino, su cui potrete documentarvi facilmente da soli. Niente di tutto ciò o quasi, solo che questo pomeriggio ho sentito dire una stupidaggine colossale: "... in fondo negli Stati Uniti non hanno avuto grandi scrittori in pratica, a parte Ernest Hemingway, Edgar Allan Poe, Edgar Lee Masters e H.P. Lovecraft. E basta, nessun altro".
Adesso, non ricordo esattamente il contesto, dato che si tratta di una discussione che non mi vedeva coinvolto in prima persona - stavo semplicemente sfogliando dei volumi in un negozio - bensì altri avventori (insegnanti di lettere, per la precisione), ma ho dovuto contare fino a dieci e obbligarmi a girare i tacchi perché davvero non avevo voglia di discutere. Però me ne sono pentito e tornando a casa pensavo a quello che avrei potuto dire. Per esempio che avrei dovuto intromettermi, ribattere e menzionare tra gli altri almeno Philip K. Dick, Dashiell Hammett, Kurt Vonnegut, John Fante, Charles Bukowski, Raymond Carver, Stephen King, Paul Auster, Raymond Chandler, Patricia Highsmith, Cormac McCarthy...
Il problema è che i discorsi appropriati sono più lenti delle scempiaggini e arrivano in ritardo. Ma forse avrei dovuto zittirli. Come dice il proverbio siciliano: "testa ca non parra cucuzza è" (chi se ne sta zitto insomma passa per essere una zucca vuota).
4 commenti:
Che degli insegnanti di lettere possano aver affermato una scempiaggine del genere (ma sarebbe meglio adottare il termine "superlativa cagata"), mi fa molta tristezza.
Una faciloneria e un pressapochismo del genere me lo aspetto da un ebete.
Giustissimi i nomi che fai. Nessuno escluso. Ce ne sarebbero altri mille, da fare. Ma, giustamente, non si può trovare spazio per tutti senza scrivere un post chilometrico.
Si, ho scritto giusto i primi nomi che mi sono venuti in mente. E aggiungo anche che non è la prima volta che sento di queste cose da gente che insegna. Vedi, io arrivo da una facoltà di lettere e parlo con cognizione di causa, moltissima gente che oggi si trova a insegnare da una cattedra ignora moltissimi libri e autori anche italiani, figuriamoci stranieri. E vorrei capire quale imprinting di lettura potranno mai trasmettere, ma tant'è.
anche Melville non è proprio l'ultimo degli stronzi.
Eccome. E Bradbury. E anche Salinger.
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