lunedì 7 novembre 2011

Bastardi senza gloria

Si, Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, ecco, per la precisione la sequenza finale, quella in cui il Tenente Aldo Raine, detto l'apache, interpretato magistralmente da Brad Pitt, incide la svastica col suo coltello sulla fronte del colonnello delle SS Hans Landa (ancor più abilmente incarnato da un superbo Christoph Waltz). Il motivo? Semplice. Finita la guerra doveva essere facile poter riconoscere i nemici di un tempo. Il trasformismo è una pratica vecchia come la Bibbia e nota in tutto il globo terracqueo, con ogni evidenza. In Italia poi lo sport nazionale è sempre stato il salto (sul carro del vincitore), seguito poi dal trasformismo. Quando la barca affonda, i ratti sono i primi a fuggire.
Memorabile invece la mancata epurazione dai quadri amministrativi e istituzionali degli appartenenti al vecchio regime per l'Italia liberata del '45. Se avete letto qualcosa di Beppe Fenoglio - autore, tra gli altri - del Il partigiano Johnny - avete compreso bene a cosa alludo.
Ecco, in questi giorni mi ronzano in testa queste cose. Insieme a V for Vendetta, il capolavoro a fumetti di Alan Moore e David Lloyd.

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