lunedì 9 settembre 2013

Cronache vere

Secondo un abusato luogo comune le raccolte di racconti non sarebbero interessanti. Spesso le stesse case editrici, specificando la propria linea editoriale, mettono in evidenza che non sono interessate alle raccolte di racconti. Questa cosa non l'ho mai capita. 
Il racconto è un genere letterario nobile. Un buon racconto è un'opera di grande valore. Per lettori dal palato fine e autori dotati di talento. Roba da intenditori.
Se per snobismo o dabbenaggine evitate le antologie di racconti ebbene vi invito a ricredervi. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti. Dalle raccolte di grandi autori, classici della letteratura (da Edgar Allan Poe e Raymond Carver, per intenderci, in giù) fino alle raccolte tematiche o a quelle nate intorno a una rivista o a un gruppo di autori emergenti e/o esordienti. Fidatevi.
A proposito di racconti, l'ultima raccolta che ho letto,scoperta non a caso grazie a Pianissimo, si intitola Cronache Vere
Pubblicata da Piano B Edizioni, una piccola casa editrice indipendente, a cura di Vicolo Cannery, la raccolta comprende racconti sviluppati a partire da fatti di "Cronaca Vera". Sì. Proprio quella. 
Il libro che è venuto fuori è un viaggio allucinato e fantasmagorico tra le più sordide atmosfere dell'Italia. Un caleidoscopio laido e deformante che però, a mio modesto parere, restituisce un ritratto del paese sincero e appassionato. 
Il volume presenta un ventaglio di proposte narrative vivace e denso di tensioni. Carico di linguaggi letterari forti, elaborati e divertenti da leggere; opera di una splendida schiera di autori trenta/quarantenni: Fabrizio Gabrielli, Gianfranco Di Fiore, Mario Fillioley, Gregorio Magini, Tommaso Giagni, Gianni Solla, Angelo Marenzana, Stefania Auci, Andrea Gentile, Andrea Scarabelli, Paolo Zardi, Roberto Mandracchia, Stefano Sgambati, Eleonora C. Caruso, Angelo Petrella. 
Lettura stra-consigliata!