venerdì 14 febbraio 2014

Primo Levi, una stella tranquilla

Una stella tranquilla - Ritratto sentimentale di Primo Levi  è un fumetto di Pietro Scarnera uscito per Comma 22 Editore poche settimane fa.
Avevo già avuto modo di apprezzare le capacità grafiche e narrative di Scarnera nel 2010, quando aveva pubblicato per la stessa casa editrice il fumetto Diario di un addio, dove raccontava con grande efficacia e sensibilità le vicissitudini del protagonista, figlio di un malato in stato vegetativo, e della sua famiglia alle prese con la malattia, gli ospedali, la morte e riuscendo a rendere universale quella che era una esperienza individuale. Personale.
Quando allora venni a sapere della lavorazione di questo nuovo fumetto su Primo Levi, scrittore che ho sempre apprezzato molto, divenni curioso di sapere come sarebbe venuto fuori. Personalmente non amo il genere biografico/autobiografico, anzi, per essere più preciso non amo la maniera in cui questo genere è stato "trattato" talvolta attraverso il fumetto negli ultimi anni: storie autoreferenziali dense di vacuo intimismo e fervente retorica, segni convenzionali, mezzetinte deprimenti e la noia che solo un distorto senso etico del dovere sa esprimere. Esistono delle eccezioni, per esempio: Stalag XB di Marco Ficarra, Coltrane di Paolo Parisi o Philip K. Dick di Matteuzzi & Ongarato. E penso anche a Joe Matt o Adrian Tomine. Tuttavia spesso ho visto biografie di personaggi morti in circostanze tragiche e/o esemplari contro il muro di gomma dello Stato assente composte giuste in occasione di qualche anniversario solo nell'intenzione di "fare cassa" e imporsi con destrezza e facilità all'attenzione degli addetti ai lavori e forse dei lettori.
Ciò premesso, essendo da sempre invece interessato alla figura di Primo Levi, riponevo perciò in questo libro l'auspicio che potesse essere l'occasione per mostrare l'eccezionale complessità dello scrittore Levi.
A a mio parere, Scarnera è riuscito a comporre un racconto sentito, sincero, fuori da ogni retorica e da ogni facile finalità etico/morale e che mette in evidenza la complessità di Levi autore, testimone del lager, chimico industriale e scrittore di rara intelligenza. Una intelligenza inquieta. Una personalità letteraria articolata che Scarnera ricerca e ricostruisce a tutto tondo con un segno intenso e essenziale, originale e carico di immaginazione; ma anche attraverso una scrittura immediata e gentile che si concentra sulla vita di Levi dal suo ritorno a Torino dopo la guerra e fino alla morte, seguendo le tappe del diventare scrittore tra la rielaborazione della memoria e l'invenzione fantascientifica. Insomma, se esistesse un segreto per fare delle buone biografie a fumetti Scarnera lo conosce bene.