mercoledì 26 novembre 2014

L'uomo di Schrödinger - ringraziamenti

C'erano molte persone all'anteprima in Feltrinelli. Più di quante avevo immaginato riuscissero a venire. Io ero in pessima forma. Teso. E con un terribile mal di testa che non è passato nemmeno con le cattive fino a oggi.
Per fortuna i relatori sono stati eccezionali. E devo ammettere che hanno detto cose sul mio romanzo che nemmeno io stesso avrei saputo cavare dal libro. Questo mi fa ben sperare poiché ho cercato di comporre un testo che fosse adatto a riempirsi e illuminarsi con il bagaglio di esperienze dei lettori.
Detesto leggere quei libri dove al lettore non viene lasciato alcuno spazio di interpretazione. Spero di aver disseminato abbastanza misteri.


Avrei potuto postare altre foto della serata, ma quelle potete trovarle sulla pagina Facebook.
Ho invece pensato di mettere questa foto dell'ultima pagina del libro. Quella con i ringraziamenti.
Quando mi è stato chiesto chi fossero stati i miei maestri ho risposto di non averne avuto. Quando leggevo qualcosa che mi colpiva in un racconto, un romanzo, nei fumetti o vedevo al cinema o in un dipinto, cercavo solo di capire come riprodurre un certo effetto lavorando sul linguaggio, sulla scelta delle parole. Sullo stile. La lista di "maestri" sarebbe perciò impossibile, anche se spulciando Nerdelite non è difficile raggrupparne alcuni.
Più importanti dei maestri sono stati per me coloro che in concreto mi hanno dato modo di temprare la scrittura letteraria, ovvero i curatori delle riviste dove ho pubblicato tutti i miei racconti. Più qualche altra persona che ha avuto la bontà di leggere le mie cose e propormi una direzione. Un esercizio utile e senza cui forse non avrei saputo scrivere L'uomo di Schrödinger.

sabato 22 novembre 2014

L'uomo di Schrödinger alla Feltrinelli di Catania

Lunedì 24 Novembre presso la Feltrinelli Libri e Musica di via Etnea 285 a Catania alle ore 18,00
presenterò in anteprima nazionale L'uomo di Schrödinger.
Interverranno Anthony Distefano, giornalista, e il dott. Giuseppe Raniolo, psicoterapeuta.
Se qualcuno di voi si trovasse in zona sarà il benvenuto!

Guardare il mio romanzo in vetrina, tra Baricco, Veronesi, Antonov, Pennac, Oz... e non riuscire a capacitarsi. Né a rendersi conto che è successo davvero.
Sono una decina di anni che propongo manoscritti alle case editrici ottenendo solo amari silenzi e cortesi rifiuti. Non contava nulla che avessi pubblicato un saggio monografico su Hugo Pratt e che man mano tra le altre cose andavo pubblicando soggetti e sceneggiature di romanzi a fumetti, racconti, interventi critici e quant'altro. Il mondo letterario non mi considerava fino a quando ho proposto L'uomo di Schrödinger
Due/tre editori si sono interessati e ho scelto VerbaVolant Edizioni per il rigore e la fantasia con cui lavorano. Perché Fausta Di Falco è un'editrice vera e coraggiosa. Perché avrei avuto come correttore di bozze lo scrittore Angelo Orlando Meloni. E a illustrare la copertina ci avrebbe pensato il talentuoso Alessandro Di Sorbo.  Perché mi sono simpatici e mi fido della loro competenza. Perché VerbaVolant non è un editore a pagamento. Perché anche in Sicilia è possibile fare buona editoria. E se verrete a Catania lunedì potrete constatarlo di persona. Ad maiora!

giovedì 20 novembre 2014

L'uomo di Schrödinger

L'uomo di Schrödinger è da qualche giorno disponibile, direttamente sul sito della Verbavolant Edizioni.
In attesa che il libro arrivi ai primi di Dicembre sugli scaffali delle librerie chi volesse potrà già acquistarlo on line con lo sconto del 15%.
Sulla stessa pagina è anche possibile scaricare gratuitamente e leggere il primo capitolo del romanzo.
Stavo pensando che tra le cose che bisogna fare quando si prepara un libro c'è elaborare una sinossi del testo e comporre un profilo bio-bibliografico che verranno inseriti nei risvolti di copertina. E quindi scegliere una sorta di "frase manifesto", un breve periodo oppure uno scambio di battute che sia accattivante e emblematico.
Sembrano tutte cose facili ma non lo sono affatto, almeno per me.
Le mie storie difficilmente possono essere riassunte con una formuletta facile facile. Amo mescolare i linguaggi, contaminare i generi, variare i registri. E certamente non si può nemmeno anticipare elementi troppo decisivi della trama, per non rovinare il piacere della lettura e la suspence.
Quanto al profilo bio-bibliografico bisogna evitare di fare lunghi elenchi e allo stesso tempo dare un'idea del percorso che l'autore ha fatto in prossimità col romanzo che forse si sceglierà di leggere.
Ecco, in questo compito me la cavo meglio. Mi concentro sulle cose più significative e mi fermo lì.
Per me come lettore vale il principio dell'inversione proporzionale, ovvero, la regola per cui meno l'autore è importante e maggior spazio occuperà il suo profilo. Più l'autore è importante e meno spazio avrà di bisogno.
Quanto alla frase manifesto... anche lì non è mai un'impresa semplice. Scegliere una fila di parole dal testo che sia significativa di tutto il libro è un'impresa da far tremare i polsi, giuro.
A ogni modo, eccovi in anteprima il frutto delle nostre fatiche.
Sinossi
L'uomo di Schrödinger è l'odissea di un uomo che ha perso la memoria, dimentico ma capace di sognare e di ricordare brevi frammenti della sua vita, in un paese acceso dalla crisi economica e dall'imminente arrivo degli extraterrestri; un viaggio allucinato ai confini di una realtà misteriosa e disturbante fatta di sette segrete, efferati delitti, complotti politici e sadici produttori di film porno: la rappresentazione del ventre oscuro e perverso di un'Italia nascosta, cattiva e demente.
Profilo bio-bibliografico
Giovanni Marchese (Catania, 1976), suoi racconti sono apparsi sulle riviste Nuova Prosa, Alibi, DoppioZero, Verde, L'Inquieto, MareNero e in antologie quali Storytellers e La Semana Negra di Gijon.
Autore del saggio Leggere Hugo Pratt (2006), ha anche scritto soggetto e sceneggiatura dei graphic novel Ti sto cercando (2008), Nessun ricordo (2009) e Invito al massacro (2012), pubblicati da Tunué, e di alcuni fumetti brevi apparsi su varie raccolte. 
Dal 2010 cura Nerdelite, blog dedicato al fumetto e alla letteratura: 
http://nerd-elite.blogspot.it/
Frase manifesto
"Che vadano in malora! E in ogni caso mi sembrava tutta una farsa. Una farsa tragica. Una specie di favola".

martedì 18 novembre 2014

L'uomo di Schrödinger - la copertina

A un certo punto mi sono reso conto di non aver ancora comunicato a dovere la copertina del mio romanzo, sì ne avevo parlato in qualche post precedente ma - paradossalmente - non l'avevo mostrata rimandando semplicemente al blog di Alessandro Di Sorbo, il talentuoso illustratore che l'ha realizzata, autore anche di tutte le copertine della collana di romanzi della Verbavolant Edizioni .
A ogni modo, eccovela qui a fianco, in tutto il suo splendore.
La scelta della copertina, com'è facile da immaginare, è stata fonte di un animato dibattito in casa editrice, tuttavia dopo aver visionato e analizzato i pro e i contro di ogni bozzetto giungere alla scelta non è stato difficile.
La soluzione di un incontro tra la corrente surrealista e la componente fantastica alla fine è quella che ci ha convinti di più. Un'immagine che discende direttamente dal surrealismo "alla Magritte" per fondersi con l'energia e le atmosfere irreali delle copertine dei vecchi romanzi di Urania, per intenderci.
Il tutto condito con un subdolo rimando al fatidico "paradosso del gatto di Schrödinger", poiché, come ho già avuto modo di raccontare, il protagonista del romanzo così come il gatto del paradosso sono emblemi dell'indeterminabilità, sono e non sono allo stesso tempo. E come per il gatto si doveva necessariamente aprire la scatola per osservare il suo stato, anche per lo smemorato protagonista bisognerà leggere il libro per scoprire chi è, fino al drammatico finale...

sabato 15 novembre 2014

L'uomo di Schrödinger - 07

Quelli che vedete qui a fianco sono i primi esemplari usciti dalla tipografia de L'uomo di Schrödinger, quelle che in gergo si chiamano "copie staffetta", ovvero le primissime copie a stampa del romanzo prima che inizi la distribuzione vera e propria e che il libro diventi a disposizione dei lettori in libreria.
Ieri sera ho ricevuto direttamente dalla Verbavolant Edizioni questa foto e sono rimasto qualche minuto a osservare in silenzio. A godermi la sensazione.
La verità è che non sapevo cosa pensare. Vedevo condensati in un'oggetto di carta tre anni circa di lavoro e le ore trascorse a pensare, immaginare, fantasticare, scrivere, riscrivere, correggere mi sono passate davanti tutte. Una per una. 
Ho pensato che si trattava di tempo sottratto a cose forse più importanti e mi sono vergognato come un ladro, per un momento. Questo non è un romanzo, ma un corpo del reato, pensavo. La prova tangibile di esser venuto meno ai doveri dell'essere adulto che questa realtà mi impone. 
Poi invece mi sono reso conto che questo libro incarna la mia ostinazione a immaginare quello che ancora non esiste. A fantasticare come farebbe un bambino. A rifiutare la realtà. Questa realtà gretta e meschina. Questa realtà che mi fa schifo. 
E no, questo libro ancor più dei precedenti non è frutto della forza di volontà, ma della voglia di fare un dispetto. Poiché non c'è peggior cattivo di un buono che diventa cattivo. 
E ora, a dispetto di tutto, eccovi L'uomo di SchrödingerParola delle nostre parole. Storia delle nostre storie. Offerte in dono per voi. Prendetene e leggetene tutti e sarete liberi almeno per qualche ora da questa maledetta realtà. Ci aggiorneremo presto. Ne vedremo delle belle.

mercoledì 12 novembre 2014

L'uomo di Schrödinger - 06

Les amants, René Magritte, 1928
Come scrivevo l'altro giorno L'uomo di Schrödinger è in fase di stampa. Anzi, la fase di stampa pare che volga al termine. Cioè, fra non molto l'oggetto-libro sarà pronto. Paura mista a un'informe esaltazione.
Dalla Verbavolant Edizioni mi fanno sapere che in queste ore anche la pratica ISBN sarà terminata e a breve il libro apparirà nei cataloghi on line dove potrà già essere prenotato.
Io non so da dove sia giunto L'uomo di Schrödinger. Quando ho iniziato a scrivere avevo già accumulato un insieme di idee nella mia testa, ne avevo focalizzato il nucleo, ma poi la scrittura segue vie inaspettate e i personaggi che sono scaturiti e le situazioni narrative che sono venute a formarsi lo hanno fatto in modo spontaneo e inconsapevole. Per quanto più o meno immaginavo dove sarei andato a parare e in quale gorgo oscuro stesse precipitando il protagonista, lo sviluppo non è stato uno schema a tavolino ma assomigliava più a un gioco a rimpiattino tra me e una presenza intangibile che non saprei come definire. Un po' come avviene al protagonista del romanzo, affetto da amnesia non fa che inseguire un'ombra. L'unica persona che sa chi sia veramente. Oppure l'ombra di sé stesso?
Sicuramente ci sarà chi durante la lettura rinverrà questa o quella influenza, chi arriverà a cogliere talune citazioni, altri ancora riconosceranno l'impronta di testi da altri autori.
A ogni modo, l'effetto che vorrei è che il libro piaccia ai lettori. Che riesca a fare quel che ogni buon romanzo dovrebbe fare, ovvero divertire, in senso etimologico, far cambiare direzione, creare una deviazione, far dimenticare almeno per un attimo il peso della realtà che grava sulle nostre spalle
Trasportare il lettore in un luogo familiare in cui tuttavia non è mai stato. E là fargli trascorre qualche ora ai confini della realtà. Mi auguro perciò di esser riuscito a metter in piedi quella che considero la magia che solo i buoni romanzi sanno fare. Sognare.

venerdì 7 novembre 2014

L'uomo di Schrödinger - 05

L'uomo di Schrödinger è in stampa! E forse l'avevo già scritto... ma la gestazione di un libro, di un romanzo in particolare, è qualcosa di complesso. Si parte da un'idea, spesso esile e sfuggente, ma l'unica a spiccare in mezzo all'informe poltiglia che stagiona nella mente... e da lì si comincia a ricamarci sopra, a fantasticare, a immaginare... per settimane. Mesi. Quindi si scrive. Per anni. E solo dopo aver avuto la fortuna di trovare un editore serio interessato si passa alla fase successiva. La correzione della bozza. L'editing. La copertina. Nel frattempo è trascorso altro tempo. Molto. E altro ne trascorrerà. Poi il libro andrà in stampa. E nel frattempo che si fa? Si leggono buoni libri e buoni fumetti, ve ne ho consigliato di ottimi di recente. 
Se capita anche un buon film sottomano è grasso che cola. Ma di recente non c'è stato molto di così esaltante, almeno tra le novità. In effetti c'è qualcosa che attendo, Stonehearst Asylum, ovvero la nuova pellicola di Brad Anderson, un regista forse poco valutato ma che ha girato alcune pellicole di grande spessore. Questo suo nuovo lavoro è ispirato a un racconto di Edgar Allan Poe, uno dei miei scrittori preferiti. 
Anderson credo che sia noto al grande pubblico solo per L'uomo senza sonno, un film straordinario con un Christian Bale in stato di grazia, uscito nel 2004. Il titolo originale era El maquinista
E vorrei sperare che almeno qualcosa dei suoi film sia trasmigrato ne L'uomo di Schrödinger.

martedì 4 novembre 2014

Fumetti a strafottere

L'uomo di Schrödinger è andato in stampa. Se durante l'editing del romanzo la mia situazione poteva rientrare in DEFCON 3, adesso posso ben dire di sentirmi in fase DEFCON 2. Quando infine il libro uscirà sarò in DEFCON 1.
Se non sapete di cosa stia scrivendo i casi sono due, o non avete mai visto War Games, il film del 1983 di John Badham con Mattew Broderick, oppure non avete dimestichezza coi videogiochi di guerra degli anni '80... sì, ai bei tempi della guerra fredda. A ogni modo qui troverete delucidazioni in merito.
Mentre si attende il lavorio delle rotative... per passare il tempo si potrebbero leggere dei buoni fumetti. 
Perciò, eccovi una sfilza di fumetti che ho letto (o riletto) negli ultimi tempi. Si tratta di roba ottima. Letture garantite dal sottoscritto.

Inizierei con un trittico dedicato a un autore italiano che ammiro tantissimo e di cui si parla davvero troppo poco. Meriterebbe senz'altro maggior attenzione e considerazione, secondo me. Sto parlando di Marco Galli e dei suoi Il Santo Premier, Nero Petrolio e Oceania Boulevard.
Un altro fumetto che non dovete assolutamente mancare di leggere è Souvenir dell'Impero dell'Atomo di Smolderen & Clerisse: FOTTUTO CAPOLAVORO è una definizione che andrebbe stretta. Anche di quest'opera per qualche assurdo motivo si è sentito parlare pochissimo.
Aggiungerei a questo breve elenco anche 
Da altrove e altri racconti una fantastica antologia dedicata a H.P. Lovecraft, una raccolta di brevi fumetti di Erik Kriek ispirati ai racconti del solitario di Providence. E Tre piani - La storia segreta dell'uomo gigante di Matt Kindt.
Infine vorrei segnalarvi Manhattan Project di Hickman & Pitarra, Prophet di Brandon Graham e Fatale di Brubaker & Phillips.
Ecco, se non avete letto nemmeno uno di questi fumetti state perdendovi qualcosa, davvero. Cercateli, prendeteli, leggeteli insomma.