domenica 24 giugno 2012

Italia - Inghilterra 4-2

La lotteria dei rigori stavolta premia l'Italia, ma ciò non deve far pensare che la qualificazione alla semifinale non sia stata conquistata con pieno merito dalla nazionale azzurra. Tutt'altro.
L'Italia convince sia sul piano del gioco che del carattere. Prandelli conferma la formazione uscita vincitrice dallo scontro con l'Irlanda schierando Buffon tra i pali e la linea difensiva composta da Barzagli e Bonucci centrali con ai lati Abate e Balzaretti. Montolivo titolare dal primo minuto a completare il centrocampo formato da Pirlo, De Rossi e Marchisio. In avanti la coppia tutta genio e sregolatezza Cassano-Balotelli. Fischio d'inzio ed ecco che la formazione azzura inizia a imporre il proprio gioco, una prestazione lucida, a tratti brillante, un dominio che caratterizzerà l'intero arco della gara e oltre fino ai supplementari.
La pochezza del gioco dell'Inghilterra lascia davvero basiti. L'Italia non concede agli avversari che rare occasioni in tutto l'arco della partita, di contro gli inglesi si schierano in difesa dal primo all'ultimo minuto dell'incontro rinunciando a giocare a costruire azioni per attendere gli errori avversari e tentare sortite offensive solo di rimessa. Ovvero "catenaccio e contropiede", il cosidetto "calcio all'italiana". Insomma, il vocabolario del calcio andrebbe aggiornato alla luce dell'incontro di stasera.
Una sola parola: indecente. Come l'Inghilterra si sia potuta presentare in tal modo alla fase finale di un Europeo rimane qualcosa di vergognoso a mio modo di pensare: che la formazione che per tradizione nel mondo ha sempre espresso un calcio aggressivo, tenace e offensivo - mai domo - si riduca a speculare solo sugli errori avversari lascia davvero di stucco. Non ci sono scusanti. Possibile che il calcio inglese non riesca a esprimere di meglio? Alla luce di quanto visto, le "dimissioni" di Capello assumono i connotati della beffa.
Ad ogni modo, l'Italia le ha provate tutte per segnare ma i pali (ben due!), talvolta l'imprecisione, altre la coriacea difesa inglese o il destino cinico e baro e tutto il resto hanno reso vano ogni finalizzazione azzurra. Per il resto la prestazione della nazionale è stata molto positiva, sia sul piano della manovra che sulla fase difensiva. Ottimi pure gli inserimenti di Maggio, Nocerino e Diamanti. Tuttavia alla fine dei supplementari il risultato non si schiodava dallo 0 a 0.
Alla fine tutto è bene quel che finisce bene, ma la sensazione della beffa incombente non deve aver lasciato tranquilli nessuno. E così l'avventura continua invece, l'appuntamento sarà per la semifinale di giovedi. Contro gli avversari storici della Germania. E la leggenda continua!

6 commenti:

Marco Pellitteri ha detto...

Caro Giovanni, complimenti!
Solo due cose: "basito" è dialetto di qualche regione, forse Lazio, comunque non italiano standard; e il problema dei gol mancati dall'Italia sta tutto nel fatto che non abbiamo attaccanti puri e con l'istinto rapace. Balotelli è immaturo e nervoso, Cassano non ha tenuta atletica. In campo dovrebbero stare fin dall'inizio, con la Germania, Giovinco e Di Natale, con Nocerino, per fregare i panzer tedeschi sulla velocità e la fantasia (e per procurarci un paio di rigori...).

LUIGI BICCO ha detto...

A proposito dell'indecenza della quale parli però, io mi sono chiesto più volte come, nonostante la scialba prestazione inglese, non siamo riusciti a "buttarla dentro" almeno un paio di volte come si deve.

In attacco non c'è trippa per gatti. Non c'è tempo per continuare a rodare Balotelli e Cassano.

Perchè se sbagliando siamo comunque usciti vincitori con l'Inghilterra, che in quanto a idee c'era davvero da coprirsi gli occhi, con la Germania potremmo soccombere subito subito senza aspettare troppo.

Le torri. Le torri "bombardiere". Dove sono le prime punte???

:D

GiovanniMarchese ha detto...

@ Marco: sai che mi hai incuriosito con la questione "basito"? Ho fatto una piccola ricerca scoprendo che è un termine di origine celtica entrato nell'italiano colloquiale tramite i dialetti piemontese e comasco! Quanto all'italiano standard... esteticamente non è il mio genere, infatti cerco sempre di tenerlo alla larga dalla mia scrittura! Quanto al match di ieri sera, si, è vero, non c'è l'Inzaghi della situazione, ma credo che Prandelli abbia optato per la carta dell'imprevedibilità scegliendo un fronte d'attacco di "atipici"(dai citati Balotelli-Cassano, ai DiNatale, Diamanti, Borini e Giovinco). Idea che personalmente appoggio e che il CT dimostra di seguire con coerenza.

GiovanniMarchese ha detto...

@ Luigi: non so se hai avuto modo di seguire l'Inghilterra durante il girone eliminatorio, ebbene, ha avuto una fortuna con la C maiuscola, come ieri sera d'altronde! L'Italia ha sbeccato due pali, più la rete sul filo del fuorigioco di Nocerino. Io veramente sono entusiasta delle scelte di Prandelli in avanti, come scrivevo ha portato tutti atipici, genialoidi e un poco folli. Insomma, ha puntato sul talento, sull'estro, che poi è la caratteristica che all'estero ci invidiano più di tutte. Al suo posto avrei fatto lo stesso. D'altronde le torri italiane quest'anno sono state davvero mediocri (Borriello, Pazzini, Osvaldo e Matri...) a mio parere. Meglio puntare sull'imprevedibilità.

Marco Pellitteri ha detto...

Caro Luigi, la Storia ti ha smentito :-)) Doppietta di Balotelli e grandi passaggi di Cassano! :-)

GiovanniMarchese ha detto...

In effetti è andata bene. L'Italia giocando secondo le proprie caratteristiche sta facendo bene. Adesso manca l'ultima impresa! E sopratutto maggiore precisione sottorete. Incrociamo le dita!