mercoledì 10 dicembre 2014

L'uomo di Schrödinger dopo Più Libri Più Liberi


Di ritorno da PiùLibriPiùLiberi la cosa che mi è rimasta più impressa è stata il dolore alle gambe. Stare in piedi per ore e ore allo stand o in giro per la fiera mi ha procurato a un certo punto un indolenzimento dei muscoli e delle ossa (cartilagini comprese) che dalle ginocchia arrivava fino alle piante dei piedi. Ma non lamentiamoci. In fondo nella vita le cose possono sempre peggiorare, perciò va bene così.
Fausta Di Falco, editrice, Alessandro Di Sorbo, illustratore, Elio Cannizzaro, factotum, e me.
In realtà, mi sono trovato tanto bene allo stand della Verba Volant Edizioni, come fossi a casa mia, ma senza i cani dei vicini che abbaiano e ululano a qualsiasi ora del giorno. C'era pure la cioccolata fondente con le nocciole, pensate!


Mi hanno pure intervistato quelli di Radio Città Futura. Molto simpatici e cordiali. E poi a me la radio è sempre piaciuta molto. Ho pure fatto lo speaker quand'ero studente. La radio mi piace ancora. E la rifarei volentieri. Naturalmente ho parlato del mio romanzo e di Verba Volant Edizioni, la casa editrice più a Sud d'Italia presente in Fiera. 

Ho perso il conto delle copie che ho firmato de L'uomo di Schrödinger, così come dei capelli che sono andati via e non torneranno mai più.

E per facilitarmi il compito ho abbinato alla classica dedica anche un disegnino realizzato con lo spirografo. Se non sapete cos'è uno spirografo significa che avete avuto un'infanzia infelice.



A PiùLibriPiùLiberi ho bevuto diversi caffé. Chi mi conosce sa bene che bevo poco alcolici e non ho mai assunto droghe (e né ho intenzione di cominciare adesso, per essere chiari).
Insomma, se sono così è solo merito di madre natura.

E però mi è dispiaciuto non poter trascorrere del tempo con alcuni scrittori che stimo, poiché non sono proprio venuti alla fiera (in particolare Alda Teodorani, Luigi GrazioliAngelo Orlando Meloni, Nicola Pezzoli e Alessandro Sesto) o perché non siamo riusciti a incrociarci (penso a Vanni Santoni, Francesco Franceschini e qualcun altro che non mi ricorderò e a cui chiedo umana comprensione). Penso che avremmo fatto delle belle chiacchierate. Pazienza, sarà per la prossima volta.
In effetti ho incontrato pochi compagni di penna con cui chiacchierare, uno sceneggiatore, Antonio Recupero, e lo scrittore Alessio Di Simone.
Allo stand Tunué son passato un paio di volte, ma pare che tutti i miei libri fatti con loro siano esauriti da tempo (o forse erano rimasti in magazzino, non ho ben capito), perciò dopo i saluti di rito sono tornato a firmare copie di L'uomo di Schrödinger.
Ecco, tutto sommato mi è mancata la dimensione da lettore dato che non ho avuto molto tempo per seguire conferenze e girare tra gli stand (però sono andato a visitare Gorilla Sapiens che sfornano libri uno più bello dell'altro, tipo questo che ho comprato; sono diversi da tutti gli altri e anche per questo meritano fiducia).
Per ora è tutto, credo. Alla prossima!

2 commenti:

Zio Scriba ha detto...

A Nicola Pezzoli tirerò le orecchie io... :)
Ma anche se lui è un dannato eremita, sono sicuro che quella bella chiacchierata, prima o poi, si farà!

GiovanniMarchese ha detto...

Oh! Ma certo. Alla prima occasione, senz'altro!