lunedì 2 maggio 2011

Scrivere in Sicilia

La testa mi fa dire che è molto più semplice scrivere per un lombardo o per un emiliano. Scrivere per un siciliano comporta delle implicazioni. Da tempo avverto questa che è una sensazione dettata dall'intuito a cui nel tempo ho cercato di dare delle ragioni. Il settentrionale, a sud identificato immediatamente col milanese, scrive perchè lo pagano per farlo, inanzitutto. Vive tra case editrici, redazioni di giornali e agenzie letterarie. La scrittura diventa prestazione professionale con tanto di tariffe e prezziario. Le motivazioni sono limpide. Ma può esserci altro. Prendiamo ad esempio il bolognese, parliamo di un tessuto sociale di cultura diffusa, orizzontale per così dire, fatto di scuole, biblioteche, case del popolo, associazioni culturali, sindacati e partiti, per cui scrivere diventa anche partecipare al contesto della società raccontando delle storie.
In Sicilia non è così.
In Sicilia la scrittura è sempre stata una questione d'elite. Un qualcosa che interessa una ristretta cerchia sociale. In Sicilia con la scrittura non ci si guadagna da vivere. Men che meno ti rendono partecipe del contesto sociale quando quello che scrivi è scomodo e non si deve raccontare in giro. I grandi scrittori siciliani in vita sono stati guardati con sospetto dai propri conterranei - es. Verga, De Roberto, Pirandello, Brancati, Tomasi di Lampedusa, Sciascia... - e beatificati post-mortem. In Sicilia l'incarnazione del detto evangelico NEMO PROPHETA IN PATRIA lo si poteva incontrare sul serio.
E oggi? Credo che sia ancora così, nonostante l'istruzione di massa abbia diffuso la conoscenza della lingua e della scrittura sono convinto che chi scrive onestamente deve misurarsi con una forma mentis radicata e in rapida espansione nella penisola. La scrittura è intesa come lieto intrattenimento, fatuo poetare o consolazione giocosa e solo in tali termini tollerata e accettata. Confezionata. Figuriamoci se scrivi anche fumetti. (nell'immagine in alto: le mummie di Savoca - provincia di Messina).

2 commenti:

davide garota ha detto...

mah, non so...Anche qui da me è così.Se scrivi o disegni non interessi a molta gente e non riesci neanche a farti delle fidanzate.Ecco per esempio qui è meglio essere un bravo giocatore di calcio, anche di una squadretta locale ; ci si può pure guadagnare un buon stipendio!

GiovanniMarchese ha detto...

muble muble... la sindrome si espande lungo la penisola...