giovedì 13 ottobre 2011

DRIVE e l'onestà intellettuale



Non ho mai creduto troppo ai premi, di nessun ambito (fumetti, letteratura, cinema...): tante sono le dinamiche che entrano in gioco nell'assegnazione di un riconoscimento e spesso nulla hanno a che vedere con l'estetica, l'etica e il valore e il senso di un'opera e di un autore. Con qualche eccezione come il trailer sopra.
Visto giusto un paio di giorni fa: CAPOLAVORO!
Il cinema come deve essere scritto e girato. Crudo e spietato. Essenziale e senza fronzoli. Si, sto parlando di Drive, la pellicola di Nicolas Winding Refn, fresco vincitore all'ultimo Festival di Cannes del Premio per la Migliore Regia.
Rincuora veder riconosciuto il vero merito una volta tanto.
A proposito di onestà intellettuale, l'esercizio della medesima è merce rara nell'ambito della critica e dell'informazione sui fumetti e la brutta notizia è che questi giorni segnano la chiusura di Harry dice... uno dei migliori spazi di approfondimento sui fumetti presenti in rete, dove l'autore dei post metteva in campo sempre la propria di onestà intellettuale. Potevi non essere d'accordo con le sue argomentazioni, ma ne riconoscevi l'onestà. La sincerità. Peccato. Se ne sentirà la mancanza.


4 commenti:

michele petrucci ha detto...

Concordo pienamente sia il tuo giudizio su Drive, sia sul rammarico per la chiusura del blog di Harry…

GiovanniMarchese ha detto...

eh già...

LUIGI BICCO ha detto...

Ora sono davvero curioso, su Drive. C'è chi ne parla bene e chi male. Non ho ancora capito dove potrebbe davvero cascare l'ago della bilancia. Non mi resta che andare a vederlo, presumo :)

GiovanniMarchese ha detto...

Secondo me, chi non apprezza questa pellicola non ha la più pallida idea di cosa sia il cinema. Poi si può o meno apprezzare il genere, il senso del racconto o gradirne il tono, ci mancherebbe, ma un buon film si gira così. O non lo fai.