mercoledì 13 aprile 2011

Miami Vice

I primi ardori della primavera mi fanno tornare in mente quando, sarà stato intorno alle scuole medie, sto parlando quindi degli anni ottanta, nel primo pomeriggio seguivo alla tv le puntate di Miami Vice. Il nerd che c'è in noi è fatto un po' così, instaura collegamenti ad minchiam... ma a distanza di tanti anni cos'è che ci attirava di quella serie? Il realismo.
A pensarci bene era girata magistralmente, come fosse una pellicola cinematografica, tanto si notava la differenza con altre serie televisive dell'epoca. La verosimiglianza delle storie di Rico e Sonny, i due agenti dell'antidroga della polizia di Miami che agivano sotto copertura, interpretati da Philip M. Thomas e Don Johnson, erano così ben congegnate da sembrare vere. L'ambientazione era ispirata, la resa della città di Miami e del mondo criminale e non solo legato ai traffici di stupefacenti era convincente, tanto da immergerci dentro le vicende. Molto accurata inoltre era la caratterizzazione dei personaggi, penso non solo ai protagonisti ma anche ai comprimari, dal tenente Castillo agli agenti Switek e Zito fino alle agenti Joplin e Calabrese (davvero gagliarde quelle tipe) fino ai vari criminali e comprimari di turno (interpretati di volta in volta da volti noti del cinema e non solo - Pam Grier, Phil Collins, Frank Zappa, Bruce Willis, Benicio del Toro e Miles Davis, tra i tanti...).
Infine l'ambientazione anni'80 della serie rimane memorabile: acconciature, abbiagliamento, musiche... Miami Vice rimane un esempio di racconto per immagini forse insuperato e che è servito da riferimento per tante narrazioni a venire.

Nel fumetto italiano l'esempio che mi viene in mente è Nick Raider, il poliziotto protagonista dell'omonima serie prodotta da Bonelli. La ricordo come una lettura assai godibile, peccato che sia stata chiusa qualche anno fa.

2 commenti:

michele petrucci ha detto...

Ammetto che la serie non la seguivo… ma il film di Mann è fantastico!

GiovanniMarchese ha detto...

Sai invece che il film non l'ho visto? Dovrei rimediare, anche se temo l'inevitabile confronto col telefilm, anche se Mann lavorò a fianco di Yerkovich, deus ex machina della serie tv.