giovedì 16 settembre 2010

Schizofrenia


Riprendo il filo del racconto su come è nato il soggetto del nuovo fumetto che avevo iniziato a raccontare qui. Pratt in sogno mi aveva detto più o meno queste parole: scrivi qualcosa di tuo, prima che sia troppo tardi...
Sapevo che dentro Ti sto cercando e Nessun ricordo (sopratutto) c'era più di qualcosa di mio, tuttavia dovevo sforzarmi di andare ancora oltre.
A quel punto il mio cervello era inceppato, come autore non ho mai creduto nell'autobiografismo puro e non pensavo mi fosse accaduto mai nulla di così interessante da diventare universale e leggibile da altri... tuttavia valeva la pena rifletterci sopra.
Iniziai a passeggiare, per strada... mi aiuta a sgombrare la mente e a rimettere in moto la fantasia. Fu così che mi ritornò in mente un'esperienza che avevo vissuto qualche anno prima. Avevo collaborato ad un progetto didattico di tutorato per studenti disabili. Considerandomi evidentemente adatto al ruolo mi affidarono al sostegno di schizofrenici... Non mi va di dire proprio tutto ciò che vissi in quel periodo, sarebbe una mancanza di rispetto verso loro. Quello che mi sento di dire è che i quei momenti fu più quello che imparai su di me di ciò che potei insegnare. Oltretutto imparai a vedere le cose da una prospettiva diversa.
Tornato a casa dalla passeggiata mi resi conto che c'erano cose che valesse la pena raccontare a quel punto, prima che fosse troppo tardi e le avessi dimenticate. Decisi di riversarle in un personaggio che poi, non senza difficoltà, diventò il protagonista del nuovo fumetto. Il resto della storia la racconterò la prossima volta.
A proposito di Nessun ricordo invece, segnalo con piacere un ottimo articolo, "Frammenti di memorie", di Simone Rastelli pubblicato giusto ieri su LoSpazioBianco che parla di memoria e storia d'Italia rintracciando un filo rosso che lega Nessun Ricordo a Stalag XB di Marco Ficarra e La porta di Sion di Walter Chendi. Al di là del fatto che parla del mio fumetto, lo considero un ottimo esempio di approfondimento sui fumetti.

2 commenti:

Simone Rastelli ha detto...

Giovanni , grazie per i complimenti ^_^.
E ancora complimenti per Nessun Ricordo

GiovanniMarchese ha detto...

Dovuti e sinceri. Ripeto, al di la del fatto che parlavi anche di Nessun ricordo, è un ottimo pezzo di approfondimento che dimostra competenza e padronanza. Sono anche queste le cose che possono contribuire a diffondere la cultura del fumetto nel nostro paese. A me ha colpito molto inoltre che i tre fumetti sono stati concepiti in periodi vicini ma senza che i rispettivi autori avessero concordato nulla... Ficarra l'ho conosciuto solo in seguito, mentre Walter Chendi non lo conosco ancora.