giovedì 9 settembre 2010

Sogni

A volte mi viene chiesto da dove vengono le storie che scrivo e i personaggi che racconto... gran bella domanda! Di solito mugugno un pò, poi farfuglio qualche parola e rispondo che le storie sono intorno a noi e in qualche modo le acchiappo.
Una risposta sicuramente non esaustiva.
Non sono un autore di quelli che si mettono a tavolino e inventano una storia di sana pianta dal nulla.
Scrivo queste cose poichè ripensavo allo spunto di partenza della sceneggiatura del nuovo fumetto che sta illustrando Luca Patanè.
All'inizio ci sono stati i due sogni, fatti all'incirca un paio di anni fa, in cui ho visto Hugo Pratt.
Nel primo sogno mi trovavo in una convention di fumetti e incontravo Pratt. Nel sogno sapevo che era già morto ma ciò nonostante e con reverenza mi rivolgevo al Maestro mostrandogli il mio saggio Leggere Hugo Pratt. Mi guardava compiaciuto ma non disse nulla. Il sogno finì e non lasciò traccia se non la certezza che la mia passione per i fumetti di Pratt stava diventando una fissazione.
Nel secondo sogno
invece mi trovavo in un giardino e d'un tratto incontravo Pratt. Mi avvicinai remissivo. Il maestro mi lanciò un'occhiataccia e, adesso non ricordo bene le parole, ma mi allontanò dicedomi in buona sostanza che era occupato, dovevo smetterla di seccarlo e mettermi una buona volta a scrivere qualcosa di mio invece prima che fosse tardi. Mi svegliai e stavolta mi rimasero impresse quelle parole: prima che fosse tardi.
Prima che fosse tardi? In che senso?

Avevo già scritto due fumetti (Ti sto cercando e Nessun ricordo ), e ritenevo di aver riversato già qualcosa di mio in quelle storie... ma evidentemente non era abbastanza. Fu così che iniziai a riflettere circa le idee da cui nacque il nuovo soggetto. Per ora mi fermo qui, alla prossima continuerò col resto che riserverà altre sorprese. Il quadro (di scuola preraffaellita immagino, ma non sono riuscito a sapere altro) che ho scelto per questo post è un dipinto che raffigura Morfeo, il mitologico dio dei sogni.

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