venerdì 24 febbraio 2012

Calexico



Ho scoperto i Calexico intorno alla fine degli anni novanta tramite i film di Sam Peckinpah per cui ero da poco infatuato e che i Calexico omaggiano con questo pezzo dedicato alla pellicola intitolata La ballata di Cable Hogue del 1970 (accidenti, questo mi fa venire in mente che presto o tardi dovrò dedicare un post a questo regista che adoro!).
Loro sono una band di Tucson, Arizona, fondata da Joey Burns e John Convertino, reduci dell'esperienza con i Giant Sand di Howe Gelb. I Calexico sono collocabili nella corrente dell'alt-country, un genere nato dalla fusione di country, jazz, rock psichedelico a sonorità tex-mex.
I Calexico suonano la musica della frontiera. Il loro suono mi è piaciuto da subito, sin dal primissimo ascolto, gli album Spoke del 1997 e The Black Light del 1998. E da allora continuo a seguire la loro produzione che trovo sempre di alta qualità e piacevole da ascoltare. Da Hot rail del 2000 e Feast of wire del 2003 fino ai più recenti Garden Ruin del 2006 e Carried to dust del 2008.
Con buona probabilità mi piace ascoltarli perchè da sempre vivo affacciato alla frontiera, sulle rive di un mare che si apre come una ferita che anche se non si vede arriva a toccare la Grecia, le coste mediorientali e l'Africa, e i loro suoni ti portano a viaggiare con la mente attraverso i confini. Mi piacerebbe un giorno ascoltare i Calexico dal vivo, ma ancora non mi è capitato.

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